Quanto è nocivo l’uso del cellulare vicino all’orecchio?

Nessuno ti dirà, ma l'uso del cellulare è nocivo, in particolare per i bambini.

Quanto è nocivo l’uso del cellulare vicino all’orecchio?

Il cellulare è una sorgente di inquinamento elettromagnetico che non vediamo o facciamo finta di non vedere.
La potenza di un’onda elettromagnetica diminuisce allontanandoci dalla sorgente in modo inversamente proporzionale al quadrato della distanza: ad esempio, se la distanza raddoppia la potenza diventa un quarto. Il campo elettrico (quello che si misura in V/m) diminuisce in modo inversamente proporzionale alla distanza: dimezza se la distanza raddoppia.
Ora, la potenza emessa da un’antenna su un traliccio (diciamo dai 20 ai 40 Watt) è molto più grande della potenza del nostro cellulare (1 Watt al massimo), ma è anche vero che il cellulare è molto più vicino al nostro corpo di quanto lo sia l’antenna sul traliccio.
Siccome la distanza è la variabile decisiva, possiamo stimare che il campo elettromagnetico proveniente dal cellulare sia centinaia di volte maggiore del campo elettromagnetico proveniente da un impianto di telefonia mobile distante qualche decina di metri.

Detto questo, vale la pena cercare di usare meglio il nostro cellulare, mitigandone gli effetti.
La soluzione drastica sarebbe quella di indossare una bella cuffia fatta in casa con la pellicola metallica del domopak, ma siccome esteticamente non è il massimo da indossare in ufficio o il sabato sera, ci sono altri consigli più “pratici”. Ad esempio, allontanare il cellulare dalla testa, usando un’auricolare; evitare di usare il cellulare nelle situazioni in cui esso è costretto a trasmettere con più potenza: in macchina, dentro casa e in genere nei posti in cui c’è poca copertura.

Questo indirettamente ci dice anche un’altra cosa, e così chiudiamo il discorso aperto all’inizio. Non solo dal punto di vista tecnico, ma anche sotto il profilo della salute pubblica, fare le antenne troppo lontane dagli utenti non è la soluzione. Quanto più l’antenna è lontana dal cellulare, tanto più basso sarà il campo ricevuto da quel cellulare, il quale dovrà aumentare la sua potenza per “agganciare” la rete, peggiorando l’effetto sul cranio del suo padrone.

Andrea Scaloni, 37 anni, blogger senigalliese fra i più seguiti, co-autore di Popinga, ma soprattutto ingegnere elettronico progettista e collaudatore di reti di telefonia mobile, con esperienze di pianificazione di reti di telefonia mobile in Europa e America Latina.

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